LE CAFARD

Le Cafard è un po' la continuazione di Rain of Tears. "Avoir le cafard" in francese significa avere il magone, indica soprattutto la nostalgia che hanno i militari che sono distanti da casa, mi sento un po' come un soldato che non vuole combattere una guerra in cui non crede e sente solo la voglia di scappare e tornare a quello che ha lasciato e prima o poi diserterà! Le cafard è lo stato malinconico e nostalgico, in cui sono nate queste canzoni. Le cafard è anche lo scarafaggio che i benpensanti che vorrebbero vedere sempre tutto ordinato e pulito fingono di non vedere e disgustano. L'attitudine è punk, cioè sentire un forte bisogno di comunicare anche senza avere conoscenze musicali e senza essere intonato. Suoni nati in casa, di notte. Il risultato non è sicuramente un prodotto da classifica, ma un'istantanea di un particolare momento della mia vita, che rimarrà come una fotografia nel tempo. Come un'istantanea di un autunno che sembra non finire mai, arriva il primo album di LE CAFARD, dietro non c'è un grande musicista o un grande cantante, ma semplicemente un individuo che fa un viaggio interiore, nel silenzio della notte, in casa con la pioggia autunnale che batte sui tetti, o perso nel labirinto di strade buie, che sembrano non portare mai a niente, apparentemente tutte uguali delle Langhe, che obbligano a riflettere e a confrontarsi con le paure e con la solitudine. Fino a quando ci sarà benzina e la batteria rimarrà carica, i fari illumineranno la via, il viaggio continuerà e da qualche parte si arriverà...