SMOG

28.12.2011 07:22
 

Bill Callahan, meglio conosciuto come Smog, e' uno dei tanti artisti sotterranei che ha un modo di concepire la musica molto originale e mai scontato. Come sonorita' si puo' avvicinare ai musicisti che suonano LO-FI, in effetti gia' dai primi demo datati 1988 (Macrame gunplay) 1989 (Cow) e 1990 (A table tired tipe machine) si puo' notare la passione di Bill per i suoni sporcati in modo da rendere le canzoni un po' tetre e introspettive. Un "vizio" che lo accompagno' fin da bambino quando per combattere l'insonnia ascoltava la radio e giocava con la manopola disturbando i suoni delle canzoni con rumori elettrostatici.

Nel 1990 il disco d'esordio "Sewn to sky" un album strano con cantilene e scordature. Un lavoro che viene notato dalla Drag City, un'etichetta indipendente per la quale incide il suo secondo lavoro: "Forgotten foundation" un disco piu' "orecchiabile" anche se non mancano le sperimentazioni e naturalmente i momenti piu' tristi e solitari. "julius Cesar" (1993) e' un disco frammentario in cui convivono atmosfere intimiste, serene, energiche, decadenti. Nel 1994 esce anche "Burning Kingdom" un mini Cd in cui torna lo spleen desolante dei momenti piu' oscuri.

Smog diventa un artista imprevedibile con tantissime idee da esprimere in musica, infatti nel 1995 ci regala un disco importantissimo, fondamentale "Wild love" in cui come al solito è presente la tristezza, interrotta a tratti da brani piu' rock. Mi viene in mente un amico che quando ascoltavamo Smog diceva sempre che in un suo disco appena terminata una canzone piu' rock del solito e un po' spensierata ne segue subito una drammatica, lentissima e malinconica... l'opposto! quasi come se volesse chiedere scusa per la breve parentesi rock all'interno dell'album. Ma a parte questo Wild Love ha fatto la storia per il modo di cantare mai urlato, come se le parole fossero riservate solo alle poche persone che sanno comprendere il suo stato d'animo. Tornano elementi LO FI, campanelli, echi in lontananza, carillon.

Nel 1996 esce "Kicking a couple around" un EP in cui approfondisce le sonorita' proposte in passato che aprono le porte ad un altro disco bellissimo: "Doctor came at dawn" (1996) secondo la mia opinione, il suo album migliore. Ci sono canzoni coinvolgenti e drammatiche come "All your woman things" una ballata di 10 minuti circa che mi ha lasciato senza parole la prima volta che l'ho sentita. Ricordo la sensazione intima che provai, sembrava una confessione ad un amico,il racconto di qualcosa che fa male e si racconta a bassa voce ad una persona della quale ci si fida ...questo e' quello che ho provato a sentire il piano che fa un motivetto che sembra improvvisato sotto gli accordi semplici e lenti della chittarra acustica e sotto la voce calda di Bill. Un pezzo da brividi!! e' una parte della colonna sonora della mia vita, una fotografia di un periodo e ogni volta che la sento torna nella mente tutto quello che ho vissuto.

"Red apple falls" e' l'album del 1997, un buon lavoro in cui alterna brani lenti solo con il pianoforte ad altri con la chitarra distorta o hawaiana. Nel 1999 quando sembrava difficile trovare qualcosa di nuovo in musica Smog fa uscire "Knock Knock" un lavoro in cui possiamo notare la vecchia passione di Bill per l'orchestrazione, per la musica da camera, resta sempre l'atmosfera decadente che e' diventata il marchio di fabbrica.

Con "Dongs of sevotion" Smog sa ancora regalarci belle canzoni emozionanti e drammatiche con arrangiamenti piu' classici e meno sperimentali."Rain on leen" del 2001 è un disco piu' moderno come sonorita' e forse per questo un po' meno originale. Seguono poi  nel 2002 Accomulation: none, nel 2003 Supper e nel 2005 A river ain't too much to love

Nel 2007 abbandona lo pseudonimo Smog ed inizia ad utilizzare il suo vero nome, fa uscire Woke on a Whaleheart

al quale seguirà nel 2009  Sometimes I Wish We Were an Eagle e per finire l'ultimo Apocalypse, di quest'anno (2011)

Bill Callahan e' un personaggio importantissimo per la cultura sotterranea, il suo pseudonimo deriva da un'intervista a Jello Biafra in cui il cantante dei Dead Kennedys diceva che "smog" e' il sapore di "jello".

Schivo, anticonformista, introverso, non ama il protagonismo e tutto questo non fa altro che contribuire a rafforzare la stima e il rispetto che ho nei confronti di quest'artista sotterraneo!!!