Show must go on

01.06.2012 00:19

Show must go on, quante volte sentiamo dire questa orribile frase, viviamo in una società disgustosa,nella quale non ci possiamo fermare mai, dobbiamo essere sempre produttivi ed efficienti. Non siamo autorizzati ad interrompere il meccanismo nel quale siamo ingranaggi, anche quando sarebbe possibile farlo. Non ci possiamo spegnere un attimo perché se lo facessimo, si correrebbe il rischio di scoprire che forse é possibile vivere facendo ogni tanto delle pause. Ci accorgeremmo che probabilmente a volte sarebbe giusto fermarsi e riflettere, pensare con la nostra testa, eseguire gli ordini che stabiliamo noi stessi, senza il bisogno di avere sempre un capo,un superiore che ci dica quello che dobbiamo fare. Nella società in cui viviamo dobbiamo avere sempre un leader al quale dobbiamo chiedere per favore se ci può far fare quello di cui abbiamo bisogno e la cosa peggiore é che non ci rendiamo nemmeno conto di tutto quello che sprechiamo e quanto é umiliante essere pedine.
Questa riflessione nasce dallo sdegno che ho provato quando ho sentito la decisione di Napolitano di non voler assolutamente rinunciare alla parata militare del 2 giugno, proprio ora che ci sarebbero tante altre priorità per spendere i soldi, a partire dal terremoto e invece a quanto pare non si può rinunciare alla tradizionale giornata della retorica,la patria con l'inno nazionale, le bandierine, le forze armate, le divise, le medaglie, le armi e le macchine della morte di guerra. Un'orgogliosa narcisistica messa in mostra di un esercito che dobbiamo finanziare noi. Per dimostrare che cosa? La potenza,la grandezza dell'Italia? Al potere abbiamo persone che si stanno allontanando sempre di più dalla realtà nella quale vivono le persone comuni, quelle che non hanno privilegi, conoscenze che spianino la strada, o soldi per comprarsi tutto e tutti.
Il presidente continua a dire che usciremo da questo periodo di crisi nel quale lui non é nemmeno entrato, dichiarazioni rassicuranti, zero allarmismo, bisogna abbassare i toni, rimboccarsi le maniche e calare le brache, aggiungo io!
Tutto deve andare bene, si deve far finta che non esistano problemi.
Il mio sogno sarebbe vedere una manifestazione deserta. Non é sfoggiando medaglie che dimostriamo i nostri valori, ma con i fatti, senza pretendere encomi o riconoscimenti, gli eroi sono quelli che ogni giorno vivono con difficoltà, senza sapere come sarà il domani, quelli che si sporcano le mani e non hanno bisogno di parate, ma solo di rispetto, assistenza e di non essere isolati e lasciati soli nei momenti più difficili. Gli italiani devono fare ancora molte rinunce, tanti sacrifici ma le istituzioni non possono per un anno rinunciare a quel ridicolo teatrino nazionalistico, tipico di uno stato di polizia o di un regime totalitario, che deve mettere in mostra i carri armati e i soldati che marciano.
Sono stufo di sentire dire "show must go on", é ora di fermare l'indifferenza, l'egoismo di questa espressione, cazzo, fermiamoci tutti un attimo e iniziamo a pensare, ad ascoltare la sofferenza di chi cerca di chiedere aiuto e non parlo solo del terremoto. Ci sono tante persone che in questo momento stanno chiedendo con le lacrime agli occhi di aspettarle, tutto é diventato uno spettacolo, per fare soldi, ma questa non é una fiction, cerchiamo di prendere atto di quanto ci stanno ingannando.
Lo show si deve fermare perché la macchina della sopportazione e della finzione si é rotta e ora il disagio deve andare in onda in prima serata.
L'altra assurdità di questi giorni é che il 3 giugno in Piemonte ci sarebbe dovuto essere il referendum per limitare la caccia, é un diritto che i cittadini aspettano da più di venti anni, in alternativa si poteva abrogare la legge attuale e approvarne una nuova che rispettasse i quesiti referendari o accorpare il referendum alle elezioni amministrative di maggio. Cota ha pensato, molto democraticamente di non prendere neanche in considerazione queste due ultime ipotesi ma si é semplicemente scagliato contro il referendum perché si spenderebbero troppi soldi e in questo momento di crisi non ci possiamo permettere queste spese; per la parata militare invece si? Quindi dovremmo anche ringraziarlo, ha pensato alle nostre tasche, l'ha fatto per noi! Come mai però non c'é nessuna polemica per i soldi spesi e sono molti di più, per i lavori e tutto quello che ne consegue nel costruire la TAV? Oltretutto la maggior parte degli abitanti della Valle di Susa é contraria.
Perché Cota ai terremotati non manda un po' dei soldi che ha fatto risparmiare al Piemonte, visto che si é impuntato e ha voluto far saltare ad ogni costo il referendum? I problemi non si risolvono così, se non c'é la volontà di fare una legge nuova che limiti in modo molto severo la caccia, la questione del referendum e dei soldi da spendere si presenterà nuovamente il prossimo anno, anzi probabilmente bisognerà spendere ancora di più. Che fine farà il denaro che il nostro mitico presidente della regione ha voluto risparmiare ? Le case da ristrutturare sono in Emilia, non a Gemonio, solo per ricordarglielo, non vorrei che si sbagliasse, dato che é già successo ad un suo collega distratto che gli venisse ristrutturata la casa a sua insaputa, non voglio pensare male, quindi meglio non pensare...ladroni...ops padroni a casa nostra. Per favore, fermiamolo 'sto cazzo di show che é uno schifo e gli attori recitano pure male!