Scene da un matrimonio

31.03.2009 03:04

E’ arrivata la primavera, ogni anno a partire da questo periodo, fino all’estate, ci sono sempre persone che conosco o parenti che si sposano. Io, purtroppo ho un carattere un po’ brutto, se una cosa non mi interessa, non riesco a nascondere la mia indifferenza e ogni volta quando i futuri sposi sono intenti a programmare “il giorno più bello della loro vita”, per buona educazione fingono di chiedermi consigli su come potrebbero preparare la cerimonia, il pranzo, i vestiti, la bomboniera, vogliono sapere il mio parere su chi invitare e chi no,ma io mi chiedo…ma per chi mi avete preso? Non sono mica Davide Mengacci dei tempi di scene da un matrimonio. Mentre mi fanno queste domande io penso già a quale scusa posso trovare per non partecipare!  Non è per non fare il regalo, (anche se poi ogni volta ci sono critiche del tipo “poteva fare di più”) non è una questione economica, il regalo è l’ultimo dei problemi, quello che mi chiedo è ma perché devo avere ogni anno questa condanna? Per spiegare bene come mai ho questa repulsione nei confronti dei matrimoni, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo negli squallidi anni '80, quando avevo meno di 10 anni e quasi ogni domenica dovevo andare al matrimonio di un parente per me sconosciuto e passare una giornata orribile in un posto in cui c’era solo una cugina della mia età che a differenza di me era perfetta, era brava, andava bene a scuola era un esempio da ammirare e seguire. La prima fase della giornata era caratterizzata dai preparativi, la vestizione, e l’arrivo all’abitazione degli sposi…forse il momento peggiore della giornata insieme alla partenza perché per trenta minuti circa all’arrivo e altri trenta prima della partenza si svolgevano i saluti caratterizzati da una serie che pareva infinita di baci a destra e sinistra a parenti, pseudo parenti, amici dei parenti mai visti, quasi tutti perfetti sconosciuti che ti accoglievano come il migliore amico di sempre, ancora trenta minuti per rispondere a domande standard inutili sempre uguali e cioè prima di tutto? “Ma sei Corrado? Quanto sei cresciuto non ti riconoscevo più, quanti anni hai? Che classe fai? Ti piace andare a scuola? Hai la morosetta?” … poi si andava in Chiesa e questo era il momento più bello perché potevo stare tranquillo da solo senza domande, senza far finta di divertirmi. Poi, un'altra fase molto pesante…il pranzo. Una mega sala con tavolate lunghissime, io finivo sempre vicino a qualche rompiballe. Dopo un’ estenuante attesa, si cominciava con gli antipasti che odio, li eliminerei ancora adesso dai pranzi e invece già allora non finivano mai, 6-7…e il mio vicino iniziava a chiedere giustificazioni, “Corrado come mai non mangi? Non ti piace? Non sei di molte parole” Poi finalmente arrivava il primo e si cominciava con i soliti riti, le posate contro le bottiglie, "bacio, bacio", il taglio della cravatta,  l’alcool iniziava a fare effetto nei commensali, il tono delle voci era sempre più alto, la mia testa iniziava a fare male. Ricordo anche una volta qualcuno che aveva invitato un’orchestra liscio e tutti avevano iniziato a ballare, una vera tortura. Gli sposi ogni tanto durante il pranzo facevano dei blitz a sorpresa per vedere se andava tutto bene, se ci stavamo divertendo, quante volte avrei voluto dire la verità, che non me ne fregava niente di loro, del loro matrimonio, del pranzo e di tutto ma non l’ho mai fatto.
C’era sempre qualcuno che filmava tutto, temibilissimo perché significava un invito sicuro per il futuro a vedere pallosissime diapositive o un soporifero video-tape pastoso in vhs. Non riesco a credere che voi pensiate veramente che a qualcuno freghi qualcosa delle vostre foto del giorno delle nozze! Non avete fatto niente di speciale!
Questi matrimoni spesso non hanno avuto un lieto fine e sono terminati presto come finiscono nel 90% dei casi, all’inizio sembra tutto bello ma poi, dopo un po’ diventa difficile sopportare i difetti del compagno o della compagna ogni giorno. Lui inizia a bere, trascura la famiglia, magari trova
 l' amante, pensa solo più al calcio, lei ha altri interessi, pensa all’apparenza, trova l'amante anche lei e si va avanti così fino al divorzio, dopo aver speso un capitale per il matrimonio per il viaggio di nozze. Conosco una signora, già divorziata da anni che paga ancora il mutuo per "il giorno più bello della sua vita" e dopo di conseguenza ci saranno le spese degli avvocati, una vita passata a pagare. Se ci sono poi i figli saranno infelici e usati come arma di ricatto e questa sarebbe la vita normale che le persone dovrebbero fare. Se c’è l’amore non penso che sia il caso di mettere in scena tutta questa farsa, soprattutto non vedo perché ci debba essere questa necessità di coinvolgere parenti o amici ai quali non interessa. Vi prego quest’anno non invitatemi, vi faccio tanti auguri spero che viviate felici e contenti, rispetto le vostre scelte e voi cercate di capire il mio difficile carattere!