Entrare di sera in una casa vuota

11.02.2017 21:25
Entrare di sera in una casa vuota mi lascia un senso di sconfitta. Rumori ovattati di tv accese arrivano dagli appartamenti vicini, individui che hanno terminato la cena e finalmente si rilassano, orgogliosi di aver interpretato perfettamente il ruolo assegnato loro di persone normali, magari fra poco si
addormenteranno sul divano, davanti a qualche squallido programma televisivo.
Io arrivo sempre dopo, troppo tardi, quando gli altri hanno già finito, mi devo muovere con attenzione per non disturbare. So che è solo una sensazione passeggera, un attimo di infinito smarrimento, un'assenza temporanea che ogni tanto viene colmata, ma... ci vuole coraggio ad entrare di sera, d'inverno, in una casa vuota e lasciare, un po' con rammarico il freddo esterno, per provare quello più doloroso interno.
La paura di perdere le cose preziose e importanti mi permette di immaginare di vivere una vita che potrebbe diventare proprio come non vorrei. Il timore di commettere errori che si possono fare una volta sola, mi dà la possibilità di vedere le sbarre di una gigantesca prigione, che anche all'aria aperta rischia di diventare sempre più soffocante.
Sembrano eterni gli attimi di buio che passano, mentre la mano cerca a tastoni l'interruttore della luce. Un tuffo in un mare nero, dal quale potrebbe essere molto difficile riemergere. Per non annegare, continuo l'incessante ricerca nell'ignoto di un riferimento al quale aggrapparmi per prendere fiato. Ogni volta il pulsante pare che si sposti per non farsi trovare e poi improvvisamente l'esplosione luminosa. Quel chiarore che abbaglia e mi infastidisce. Amavo vedere i contorni scuri è un po'sfocati e non questo vuoto accecante e nitido. Preferivo la fantasia dell'incertezza alla concreta deludente sicurezza.
Basterebbe un abbraccio, un sorriso, perché sono questi i momenti in cui divento invisibile come l'aria, sono questi gli attimi in cui l'assenza si sente di più. Vorrei respirare quel profumo, essere accarezzato dal quel viso e sentire il contatto con quella pelle delicata.
Il corridoio è simile ad un tunnel silenzioso, ogni passo è come una bomba che cade a terra ed esplode, mi spaventa e mi blocca. Mi nascondo in una trincea immaginaria, ma in realtà è uno stretto cunicolo senza via d'uscita. Nella mente avverto i rumori, le voci che non ci sono, sento il calore della stufa, il profumo della cena appena preparata, ma è un'illusione di un attimo. Non c'è niente, inizio a tremare, cammino lentamente, uno sguardo all'orologio e poi mi lascio cadere sul divano.
Entrare di sera in una casa vuota mi spaventa, c'è un po' di morte, di solitudine fra presenze invisibili, alcune sono rassicuranti, mi proteggono, altre mi inseguono e io d'istinto scappo verso la porta ma non la apro, vorrei tornare indietro, uscire, ma non saprei dove fuggire. Sensazioni che mi inseguono e io decido di arrendermi e conviverci.
Mando giù qualcosa di commestibile, in modo automatico, senza sentire sapore, poi cerco il calore del letto.
Una casa vuota di notte non si scalda, il tepore lo cerco sotto le coperte, ma anche lì trovo il ghiaccio. Le palpebre si chiudono, una forza senza forma mi impedisce di riaprirle, posso sentire tutto quello che succede attorno a me, ma non sono più in grado di respirare, qualcuno mi stringe la gola, apro gli occhi e mi sveglio, non c'è nessuno, il cuore batte forte, prendo istintivamente il telefono per chiedere aiuto, ma sarebbe inutile, ci ripenso, riesco a calmarmi.
Tentare di dormire in una casa vuota, di notte, è impossibile, ogni piccolo rumore è amplificato, mi fa sussultare.
La notte passa lenta e quando intravedo le prime luci dell'alba, attraverso le tapparelle, mi sento meglio, sopravvissuto, ho vinto una battaglia che nessuno capirà. Ora però rimane solo la stanchezza, la voglia di sentire che qualcosa è vivo.
Esco in fretta e chiudo dentro a chiave i fantasmi, che non possano scappare, non penserò più a loro fino a sera, quando rientrerò nella casa vuota. Ogni giorno aspetterò il momento in cui verrano cacciati via dalla tua presenza, perché la casa non sarà più vuota, ci sarai tu ad aspettarmi, con suoni, profumi, colori e sogni reali, anche senza luce non sarà più buio e inaspettatamente, in una sera come tante, mi scoprirò migliore e felice, grazie a te.