Chi sarei potuto diventare?

15.06.2012 02:47

Chi sarei potuto diventare? Ogni tanto mi faccio questa domanda e le risposte che mi do, mi accorgo che in realtà sono delle scuse per giustificare i  miei fallimenti, i miei sbagli.
Se non fossi stato sempre timido, magari avrei avuto più coraggio tutte le volte che ho rinunciato ad un sogno che al primo ostacolo mi é parso irraggiungibile. Se avessi studiato ora magari sarei un professionista stimato e rispettato, se avessi continuato ad andare a scuola di musica, magari avrei fatto il conservatorio e ora sarei un musicista, se fossi nato in una grande città avrei avuto più possibilità di trovare un lavoro più gratificante. Se avessi avuto meno paure, ora potrei raccontare esperienze fuori dal normale. Se avessi aperto un negozio, avrei potuto magari diventare ricco, la lista dei rimpianti potrebbe andare avanti per pagine e pagine, ma per quanto mi sforzi, non penso che sarei molto diverso da come sono veramente oggi, perché quell'equilibrio precario che mi permette di avere piccoli momenti di serenità, seguiti da altri più lunghi di scazzo ci sarebbe ugualmente. Ho sbagliato tante cose, questo é vero ed é evidente, ci sono state situazioni negative che hanno condizionato le mie scelte e c'é voluto molto tempo per risistemare tutto quello che avevo messo in disordine, danneggiato e a riparare i danni  fatti dentro di me.
Non é facile rendersi conto di tutte le occasioni sprecate e perse.  Ora potrei fare tante cose che anni fa sembravano impossibili, ma é troppo tardi. D'altra parte sono stato sempre fuoritempo, rispetto alla velocità degli altri, in ritardo, sempre l'ultimo nelle competizioni, il mondo gira ad una velocità diversa dalla mia, riesco sempre meno a stare al passo. Vorrei non dover essere obbligato a seguire questo ritmo, perché proprio non ci riesco a starci dietro, ma non é possibile scegliere, bisogna andare con questo passo, non si può tornare indietro, rifare le cose non fatte e correggere gli errori. Nel presente siamo anche quello che abbiamo costruito nel passato. Ricordo com' era facile stare bene quando ero piccolo, anche senza tutto quello che c'é oggi, bastava una giornata di sole. Mi spaventa un po' non avere più questa gioia che era tanto semplice raggiungere da bambino, mi fa paura la mia sfiducia, la disillusione, questa mancanza, questo nodo in gola che arriva all'improvviso, una strana malinconia che fa parte del mio carattere e che ormai conosco molto bene. La vita é breve e bisognerebbe cercare di viverla nel miglior modo possibile, ma quando arrivano pensieri neri é impossibile respingerli. Penso, mi muovo, vivo, faccio automaticamente quello che devo fare tutti i giorni, ma a volte anche se tutte le giornate sono uguali, sento un peso sullo stomaco, come un buco dentro di me, un'insoddisfazione di cui sono l'unico responsabile, perché faccio sempre la domanda sbagliata nel momento sbagliato, e non so dare una risposta d'istinto sensata quando sarebbe opportuno farlo. Quando dovrei dire cose importante mi blocco e non riesco a parlare, perché quello che mi viene in mente non mi sembra importante e tutto questo avviene fra l'indifferenza della gente. Sono solo un po' stanco di non essere compreso, perché oggi chi non la pensa come gli altri viene isolato e trattato come un delinquente, in questo periodo, se non sei come le altre persone, tutti ti fanno sentire in colpa, dai fastidio.
Tante volte nella mia vita mi sono sentito solo, a causa di  abbandoni, morte di persone care, amici ai quali volevo bene, ai quali ero ero pronto a dare tutto che improvvisamente sparivano, mi sono così abituato ad andare avanti senza consensi, da solo e dopo aver capito che i desideri non si potevano realizzare, mi sono abituato a far scomparire i sogni di giorno, li ho trasformati in incubi. Ho imparato  ad andare avanti senza applausi e incoraggiamenti, ho fatto colloqui e finto di essere seriamente motivato a fare lavori che in realtà non mi piacevano, ho mentito, cercando di far credere di essere sicuro, forse con pochi risultati.
Se penso a chi sarei potuto diventare, probabilmente, ci sono infinite possibilità, credo che siano stati tanti quelli che hanno provato a cambiarmi e qualcuno per un certo periodo può aver pensato anche di esserci riuscito, ma nessuno é mai stato in grado di cambiare quello che ho dentro ancora oggi.
L'universo é grande e se nonostante il mio carattere difficile, la solitudine, la rassegnazione, la  negatività  e il labirinto di infinite strade misteriose che lo percorrono, qualcuno é riuscito a trovare la via che porta a me, ci sarà un motivo, quindi avrei potuto essere sicuramente migliore, ricco,
importante, ora avrei tanti finti amici, forse anche un figlio, un divorzio oppure tante aspiranti mogli, ma sono contento di essere quello che sono, se posso continuare a condividere la vita con chi amo.