I SOLITI (Discorsi) IDIOTI

17.05.2013 05:58

I SOLITI (discorsi) IDIOTI #1

Qualche giorno fa, ho sentito uno dei tipici, soliti discorsi idioti che non puoi evitare perché non puoi scappare quando sei in attesa in fila, in una sala d'aspetto, oppure dentro uno scompartimento di un treno, in un bar o in un negozio. Ultimamente mi capita spesso di sentire questi discorsi che a mio avviso sono senza senso. Molto meglio non parlare con il temporaneo compagno di viaggio, vicino di fila o di sala d'aspetto piuttosto che sparare certe cazzate. Ho pensato addirittura che potrei racchiudere questi pensieri in un libro che potrebbe chiamarsi proprio "i soliti discorsi idioti"...vedremo.

Iniziamo con il discorso di una persona al bar che con fare un po' da saccente, sfogliando un quotidiano ha fatto commenti sulla situazione attuale. In realtà mi parlava ma non era prevista l'opzione "contraddire" e non era neanche utile e consigliabile per me. Mi sono limitato ad ascoltare, devo ammettere che alcuni erano anche condivisibili, altri no, ma il suo modo di fare arrogante mi farebbe prendere in odio anche una cosa giusta, mi infastidisce chi crede di essere in grado di dare giudizi anche su cose che non conosce. Non ha risparmiato nessuno, tutto é iniziato dalla politica, tutti bastardi da Napolitano a Grillo, poi la tv, ci sono solo programmi per dementi, film idioti, comici che non divertono, per ridere bisogna essere deficienti. Non parliamo poi della musica, fa tutta cagare, addirittura quello che adesso sembra il più impegnato é quel cretino di Jovanotti e poi i giovani? La nuova generazione? Tutti drogati, tutte teste di cazzo che pensano solo ai tatuaggi, al telefonino, non hanno ideali e poi che cazzo vogliono questi anarchici? Saranno sicuramente pagati da qualcuno, protestano per cose poco importanti che non interessano nessuno come la TAV. Diceva poi che se la prendono tutti con Berlusconi e in Italia sei rispettato solo se sei gay, negro o zingaro. Senza chiedere niente, perchè avrei ricevuto anch'io la mia parte di insulti, ho pensato chissà quali saranno gli "alti" interessi di un uomo così superiore, impegnato e colto, dato che odia tutto e tutti! Come se mi avesse letto nella mente mi ha risposto. Dopo essersi sfogato, si é congedato da me dicendo << Adesso scappo perchè questa sera c'è la partita e non voglio perderla.>>

Mi ha lasciato senza parole, probabilmente é proprio il tipico italiano medio che parla per luoghi comuni. Sono rimasto alcuni minuti immobile, in silenzio, senza riuscire a riprendermi, come investito da un camion, erano i suoi discorsi confusi, la sua aggressività, il suo odio cieco ma soprattutto i suoi preconcetti che ogni volta che trovo persone come lui e succede spesso, mi tolgono la voglia credere e di sperare che qualcosa cambi, anche solo un po'. Spero di sbagliare ma nella maggior parte delle persone non c'é nessuna voglia di cambiamento, di imparare cose nuove, ma solo di prevaricare, avere un guadagno su tutto e imporre le proprie idee obsolete agli altri.                                                                         

 

 

I SOLITI (discorsi) IDIOTI #2

Sempre alcuni giorni fa, nella sala d'aspetto di un ambulatorio,  In questo caso a parlare era una distinta e colta signora sui sessant'anni che diceva che c'è gente che si lamenta della crisi, che ha debiti ed è perseguitata da Equitalia, ma quasi ogni giorno va addirittura al bar a prendersi un caffè e poi certo che non riesce ad arrivare a fine mese. Ci teneva poi a sottolineare che tutto questo non l'aveva sentito dire ma l'aveva visto proprio lei, con i suoi occhi, come se fosse uno scandalo! Poi continuava dicendo che bisogna essere responsabili e non vivere al di sopra delle proprie possibilità. Tutti i presenti naturalmente hanno approvato questo ragionamento, mancava solo che le facessero l'applauso e io come al solito ho pensato che fino a quando la gente continuerà con questa mentalità, non ci sarà la minima speranza di cambiare qualcosa.

Io non la vedo così. Prima di tutto, sono quelli che ci hanno governato che hanno vissuto e continuano a vivere al di sopra delle loro possibilità, perché quello che posseggono l'hanno rubato. Per me le persone che sprecano sono quelle come il Trota, la Polverini o la Finocchiaro che si fa accompagnare, anzi servire dalla scorta, quando deve andare a fare la spesa. Questa è la gente che vive al di sopra delle proprie possibilità perché le possibilità le  prende a noi. Quindi mi sembra assurdo prendersela con un "irresponsabile" che al mattino prima di chiudersi per otto ore in una fabbrica o in un ufficio passa al bar per rilassarsi un attimo prima di iniziare la sua quotidiana condanna e magari poi tarda a pagare le bollette. Le ville, le vacanze, le barche e i privilegi che paghiamo ogni giorno per aiutare quelli che NON abbiamo votato sono lussi, ma per loro....anzi sono sprechi; non il caffè al bar! Noi dobbiamo solo pensare a produrre per poter pagare!!!

 

I SOLITI (discorsi) IDIOTI #3

Non ci avevo mai fatto caso ma i discorsi idioti li subiamo quasi quotidianamente, ormai non ci rendiamo nemmeno conto, sono un'abitudine, ne abbiamo quasi bisogno. Siamo quindi già al terzo discorso idiota, chissà quanti riuscirò a raccoglierne! Questa volta il luogo è la sala d'aspetto dell'ufficio postale, ci sono due signore piuttosto anziane prima di me e allo sportello un extracomunitario, quest'ultimo si lamenta per un disservizio e una delle due signore rivolgendosi all'altra esordisce con la frase << Hai visto? Vengono qui e vogliono comandare loro. Perchè non è rimasto al suo paese se non gli va bene come facciamo le cose noi" e l'altra signora le risponde con un altro classico << Vengono qui, gli danno casa, soldi e rubano il lavoro ai nostri e si lamentano ancora. Poi non puoi dire niente, altrimenti ti dicono che sei razzista >> Un po' perplesso ho pensato che molti italiani sono strani, hanno un orgoglio patriottico assoluto. Queste signore ad esempio, sono convinte che uno straniero dovrebbe essere felice di vivere in uno stato dove non funziona niente, solo perchè nel suo Paese sarebbe ancora peggio. Ci sono tanti italiani orgogliosi anche delle cose che vanno male, fieri dei nostri disservizi, che un individuo, solo perchè immigrato che vive in Italia da tanto tempo, dovrebbe accettare con gioia, senza lamentarsi perchè anche se è un'ingiustizia, si tratta di un'ingiustizia italiana e lui la deve rispettare e si deve sottomettere alla nostra disorganizzazione. Probabilmente sarà anche vero che nel suo Paese sarebbe ancora peggio come è vero che le persone hanno delle caratteristiche comportamentali diverse in base alle proprie origini,  gli stranieri hanno dei modi di fare e di pensare differenti dai nostri. Sono anche consapevole che esistano quartieri invivibili nelle nostre città e che ci siano delinquenti professionisti, violenti, assassini che spesso vengono dall'est, specializzati in terribili rapine nelle ville e tutto questo crea chiaramente esasperazione nella gente, ma dato che noi abbiamo avuto esperienze di immigrazione in passato ed abbiamo una fama all'estero non troppo buona e visto che ora abbiamo la convinzione di essere "superiori" o comunque più intelligenti, sensibili e di vivere in uno stato civile, aperto, tollerante, dovremmo anche sapere fronteggiare il problema di avere a che fare con persone che vengono da posti molto diversi dai nostri, dove non è arrivato il nostro "progresso". E’ inutile dire che nel mondo l'Italia è famosa per aver portato la mafia ovunque; siamo malvisti e presi in giro in ogni parte del globo ma noi siamo orgogliosi di quello che non funziona, della corruzione, dei favoritismi del modo di fare "mafioso" fatto di ricatti che è presente un po' in ogni settore, a partire dallo stato! Questi discorsi mi hanno fatto pensare al problema degli immigrati e all'ultimo episodio accaduto qualche giorno fa a Milano, dove un pazzo GHANESE ha preso a picconate dei passanti. Nessuno può negare che alcune persone non vedano l'ora che accadano certe cose per poter esprimere liberamente il proprio odio razziale che di fronte a certe tragedie nessuno osa contrastare, anche perchè uccidere in quel modo assurdo senza ragione non può avere giustificazioni. E' fin troppo facile quindi per quelli come Borghezio o per chi è sempre pronto a strumentalizzare questi fatti approfittarne per fare campagne contro gli extracomunitari. Quanti hanno saputo però che alcuni giorni fa, a Palermo un italiano senza nessun motivo ha ucciso a martellate due persone per strada in mezzo ai passanti? Se provate a cercare troverete questa notizia, non molto diversa da quella del picconatore e fra tutta la gente che ha assistito al fatto, le uniche due persone che sono intervenute e sono riuscite ad immobilizzare il folle sono stati due ragazzi clandestini. Questa però non è una notizia da diffondere, potrebbe affievolire quel clima di diffidenza fra italiani e stranieri che non deve mutare perchè abbiamo sempre bisogno della certezza del "cattivo" da criminalizzare quando ci sono problemi.

In Italia esistono due categorie di persone: Quelli secondo i quali tutti gli immigrati sono delinquenti, incivili da mandare subito a casa; questa parte di popolazione, generalmente si offende a morte se provi a far notare che quella appena detta è una frase vagamente razzista. Rispondono che sei un comunista di merda perchè il loro non è razzismo ma è semplicemente voler dare la precedenza agli italiani, infatti, sempre secondo loro, per gli extracomunitari ci sono tutte le agevolazioni possibili, mentre noi dobbiamo solo pagare e  tutti questi stranieri rubano il lavoro agli italiani. La seconda categoria è fatta da quelli che tollerano tutto per paura di essere etichettati razzisti, quindi anche le usanze incivili degli stranieri sono viste come tradizioni e sono ammesse, ad esempio una nazione che tollera il burqa, secondo loro è civile perchè  garantisce una libertà religiosa a persone che hanno culture diverse, senza tenere conto che quelle che chiamano usanze sono vere e proprie forme di violenza e inciviltà nei confronti delle donne. Questi individui dicono poi che gli immigrati sono utili perchè fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare. Buonismo a tutti i costi, per loro noi siamo viziati, non abbiamo più voglia di fare niente e meno male che ci sono gli extracomunitari che fanno anche quello che dovremmo fare noi. E' quasi un razzismo al contrario! Vorrei soffermarmi un attimo sull'ipotetico lavoro che gli stranieri ci ruberebbero, perchè su questo concetto credo che si faccia volutamente confusione. E' vero, gli stranieri fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare, questo è sotto gli occhi di tutti, per alcune mansioni gli italiani proprio non esistono più, ma perchè? I nostri connazionali sono diventati tutti choosy come diceva la Fornero oppure molti italiani, per uno stipendio che non permette di arrivare alla seconda settimana del mese, fare un lavoro faticoso, diciamo pure fare lo schiavo, senza la minima tutela, senza contratto o con specie di collaborazioni strane e truffaldine (però tutte legali) preferiscono lasciare il posto a chi vuole farsi sfruttare e di conseguenza gli unici che accettano certe condizioni guardacaso sono proprio gli stranieri. Ma in tutto questo chi sono i delinquenti? Gli immigrati che si accontentano di farsi schiavizzare o gli italiani che non vogliono più fare certi lavori? Nessuno dei due, bensì chi approfitta di questa situazione, molti datori di lavoro che vogliono spendere il meno possibile, quasi niente e aumentare il fatturato sulla pelle delle persone. A questi padroni non importa l'orgoglio nazionale tanto sbandierato nei mass media, se non possono sfruttare gli stranieri in Italia vanno all'estero, piuttosto di pagare uno stipendio dignitoso, non dico alto ma giusto, che non sia una paghetta per lavorare 10-12 ore al giorno senza il minimo diritto e al primo problema, alla prima protesta possono licenziare senza intralci perché il ricambio umano ci sarà sempre, dato che i disperati saranno sempre di più.Tuttavia se facciamo ancora più attenzione vediamo che il vero delinquente in realtà è un altro e cioè lo stato che mette il bastone fra le ruote a chi vuole costruire qualcosa, a chi vuole mettersi in proprio, o vuole diventare un imprenditore con la conseguenza che i lavori che oggi dicono che noi non vogliamo più fare qui, li dovremo fare domani all'estero, nei paesi più sviluppati del nostro, dove almeno ci sarà una retribuzione adeguata, anche se ci tratteranno come stranieri mangiaspaghetti mafiosi e magari quando andremo alla posta e ci arrabbieremo perchè qualcosa non funziona, qualcuno commenterà << I soliti italiani che si lamentano di tutto, perchè non tornano nel loro Paese se non gli va bene come facciamo le cose qui >> e così torniamo alla scena iniziale di questo discorso, cambiano solo le persone e la nazione...un circolo vizioso senza fine!