RADIO(Mondo Sotterraneo)ATTIVITA'

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Sono passati un po' di mesi dal referendum contro il nucleare, é stato un successo, per fortuna gli italiani si sono per un attimo svegliati dal torpore mediatico e hanno detto di no alla costruzione di nuove centrali. In realtà a mio avviso é stato un referendum inutile, come al solito sono stati sprecati troppi soldi per una cose che i politici non avrebbero nemmeno dovuto proporre perché l'energia nucleare l’abbiamo rifiutata già negli anni '80. Le centrali nucleari in Italia non esistono più da molto tempo e ormai pensiamo che facciano parte di un passato da dimenticare. Molti continuano a dire che quella nucleare sia l'energia meno inquinante, perché l'uranio é la materia prima delle centrali nucleari a fissione. Una minima quantità di uranio consente di produrre un'elevata quantità di energia, e a differenza del carbone o del petrolio, senza emissioni di anidride carbonica (principale causa dell'effetto serra). Non esistono stime ufficiali sull'estrazione annuale di uranio. Questi dati sono coperti dal segreto militare o dal segreto di Stato.
Proviamo però ora a pensare agli effetti negativi  delle centrali nucleari e capirete che tutto questo non fa assolutamente parte del passato. 

Dopo la chiusura delle centrali nucleari, in Italia sono rimasti 55.000 metri cubi di scorie radioattive, 35.000 di queste conservate ancora nelle centrali in attesa di demolizione. Il restante materiale é conservato quasi per intero negli impianti di Saluggia (Vercelli) e di Casaccia (Lazio).
A Saluggia sono conservati circa 1500 metri cubi di materiale altamente radioattivo: l’impianto si trova sulle sponde della Dora Baltea, vicinissimo alla confluenza di questa con il Po, in una zona ad elevato rischio alluvionale, oltre tutto sopra le falde acquifere piemontesi.
Più o meno 1500 tonnellate di scorie altamente radioattive, prodotte dal combustibile utilizzato nelle centrali nucleari italiane, sono state spedite all’impianto di riprocessamento di Sellafield (Gran Bretagna), per estrarne plutonio ed uranio.
Rimangono all’incirca 600 tonnellate di materiale altamente radioattivo a periodo di dimezzamento lunghissimo, che dovrebbe essere stoccato in condizioni di sicurezza.
Nel 2005 si é stimato che, tra rifiuti ospedalieri e industriali, in Italia siano state accumulate 90.000 tonnellate circa di materiali radioattivi, cui devono aggiungersi circa 60.000 tonnellate derivanti dalla demolizione delle centrali nucleari. Sono pericolose, un incidente potrebbe provocare danni irreversibili, già la Francia ha 59 centrali nucleari, 5 sono vicinissime al confine, sono bombe atomiche puntate sull’Italia, 4 sono in Svizzera, solo per citare quelle che in linea d’aria sono più vicine al Piemonte. Se ci fosse un incidente in una di queste centrali, la prima città che verrebbe colpita sarebbe Torino, insieme a tutto il Piemonte, non Parigi! come erea successo qualche mese fa dopo l'esplosione ad Avignone, i rischi più grossi li ha corsi l'Italia,Torino, il Piemonte. Oltre ad avere le scorie, abbiamo anche le centrali francesi e svizzere vicinissime a noi, si perché anche se non ci sono più impianti in Italia esiste il problema delle scorie che devono essere stoccate per migliaia di anni sottoterra. 

La cosa che più mi spaventa é che non vengono più portati avanti altri progetti e non si parla più delle altre fonti di energia.
Già negli anni 60 si parlava di forme di energia alternativa ma non sono mai state prese in considerazione seriamente ma perché? Gli esseri umani hanno utilizzato con successo la forza del vento fin dall'antichità. L'energia eolica é alla fin fine, una risorsa fornitaci dal Sole e si crea, principalmente, per le differenze di temperatura tra la terra, l'aria e il mare e chiaramente tra le calotte polari e l'Equatore. La potenza contenuta nel vento rappresenta un'enorme fonte di energia. Ci sono circa 20.000 turbine a vento connesse alla rete elettrica ed operative in tutto il mondo. Solo una piccola parte dell'energia del vento può essere sfruttata a causa di vincoli tecnologici ed anche sociali. Le pale delle turbine a vento usano il movimento dell'aria per far ruotare un generatore elettrico simile a quello degli impianti idroelettrici. L'effettiva potenza generata é direttamente legata alla velocità del vento in modo che se la velocità del vento cala di un 10 %, ci sarà una diminuzione del 30% dell'energia disponibile. Tra i vari fattori che influenzano la velocità del vento ci sono effetti geografici locali, come le asperità del terreno e l'altezza delle correnti d'aria. La luce del sole é la più grossa risorsa energetica del mondo e per migliaia di anni gli esseri umani hanno usato efficacemente l'energia solare per produrre luce e calore e per far crescere i raccolti. In meno di 40 minuti, gli Stati Uniti ricevono più energia dal sole di quanta non ne ottengano bruciando combustibili fossili per un anno! Sebbene la luce del sole possa essere raccolta da pannelli solari e utilizzata per il riscaldamento delle abitazioni e la fornitura domestica di acqua calda, i raggi solari non concentrati non sono abbastanza potenti da costituire un efficiente sistema di produzione dell'energia. L'idea di utilizzare un gran numero di pannelli riflettenti (detti eliostati) o specchi a più facce per concentrare la radiazione solare ha una storia antica che risale almeno al 212 a.C., quando Archimede, nell'antica Siracusa, utilizzò degli scudi di bronzo lucidati per focalizzare i raggi del sole sulle vele delle navi romane, incendiandole. In linea teorica, utilizzando specchi e lenti, si potrebbe raggiungere la temperatura della superficie del sole. L'energia idroelettrica é l'unica energia da fonte rinnovabile che viene utilizzata su larga scala e il suo contributo alla produzione mondiale di energia elettrica é cresciuto dal 14.5% del 1986 al 20% del 1992. L'energia idroelettrica è ampiamente utilizzata ogni volta che le caratteristiche naturali e le condizioni economiche lo rendono possibile. L'energia del Sole fa evaporare l'acqua dagli oceani e il vapore risale a grandi altezze in atmosfera. Quindi l'acqua acquista energia potenziale nonché energia cinetica quando, infine, cade sulla Terra sotto forma di pioggia sulle montagne o scorre verso il mare nei fiumi lungo i quali possiamo costruire delle dighe. Infatti si può dire che l'acqua è il fluido in una enorme macchina termica alimentata dal Sole. Gli ingegneri che partecipano alla progettazione e alla realizzazione di impianti idroelettrici devono prendere decisioni importanti, dopo aver considerato la geografia del luogo, l'ambiente biologico e il tipo e le dimensioni dell'impianto. L'oceano racchiude grandi quantità di energia. I surfisti testimoniano la potenza delle onde, e i marinai più temprati rispettano l'immensa forza delle correnti e delle maree. Gran parte di questa energia proviene, tutto sommato, dai corpi celesti, il sole e la luna. I raggi del sole riscaldano l'oceano e danno origine ai venti che sollevano le onde. L'attrazione della luna interagisce con quella della terra producendo cicli di maree regolari e prevedibili. L'attrazione gravitazionale del sole ha un piccolo effetto sulle maree, ma l'azione combinata dei due corpi celesti può portare a maree davvero grosse.
Un’altra forma di energia molto interessante è quella geotermica, si può considerare come l'energia racchiusa, sotto forma di calore, all'interno della Terra. Quando la Terra si formò, 5 miliardi di anni fa, da una nube di gas, faceva davvero molto caldo! Anche se da allora la Terra si è andata raffreddando, cedendo il suo calore allo spazio, una grande quantità di calore è ancora racchiusa nelle profondità del pianeta e può essere utilizzata come risorsa energetica per la crescente domanda della popolazione.
Si parla poi anche della biomassa, cioè ogni materia vivente o che in passato viveva. Quando si parla di produrre energia da essa, ci si riferisce di solito alla vegetazione o ai rifiuti organici, comprendendo cose come lo sterco di mucca, la paglia, o i residui melmosi della produzione degli alcolici.
Io non sono uno scienziato ma bisognerebbe sostenere la ricerca sulle fonti di energia rinnovabili, pulite che non sono prese in considerazione e mi sembra che si faccia di tutto per impedire ogni altra soluzione oltre il petrolio e il nucleare.
E’ stimato che fra 40 anni il petrolio finirà, è urgente trovare una soluzione, il nucleare non è l’unica alternativa possibile! Rimaniamo sempre attivi, sempre in guardia perché quanto scommettiamo che i governanti  fra qualche anno torneranno alla carica con le centrali nucleari come unica soluzione e salvezza per il pianeta?