Ieri, 25 aprile 1945

26.04.2013 05:51

Anche quest'anno é arrivato il 25 aprile, inevitabilmente il mio pensiero vola a 68 anni fa. Al di la della solita retorica, penso che questa sia una delle date veramente importanti da ricordare. Proprio ora che non ci sono quasi più testimoni dell'epoca, dobbiamo essere noi a mantenere vivo il ricordo di quello che é successo ai tempi del fascismo. Io sento forte il dovere di ricordare quegli anni, proprio perché vivo nelle Langhe, una zona che é stata importantissima durante la Resistenza. Molte volte, magari da solo, in campagna, in un bosco o camminando su una strada di qualche paesino sperduto, mi ritrovo ad immaginare quello stesso posto durante il periodo del fascismo e più di una volta mi é parso veramente per un attimo di vivere in quell'atmosfera. Sono stato trasportato per pochi secondi nel periodo della guerra, ho sentito il freddo, la sofferenza, la paura, l'assenza di notizie dei familiari o il dolore nel vedere morire gli amici. Qui nelle Langhe, c'é chi é in grado di ascoltare il silenzio e a volte, il vento porta dal passato lo spirito di quei tempi. Si sente ancora molto forte l'atmosfera della Resistenza. Non servono targhe, foto, lapidi, é qualcosa che si avverte nell'aria, forse anche grazie ai ricordi e ai racconti dei nostri nonni o bisnonni. Camminare sulle stesse strade che hanno percorso molte volte i partigiani e soffermarsi nei punti dove sono morti, invita a pensare. Non hanno fatto tutto questo per niente, hanno voluto sacrificarsi per i giovani del futuro. E' importante il rispetto per chi ha lottato contro la dittatura, perché rifiutare le imposizioni non era come al giorno d'oggi essere bannati da facebook, significava pagare con la vita. Forse sarebbe molto utile fare un giro in questi posti, vedere le cascine che erano state trasformate in caserme improvvisate e di notte diventavano un rifugio di tante persone, vedere i nascondigli e cercare di capire dove può portare la guerra. Immaginare l'impegno anche di chi aiutava i partigiani, in particolare delle donne, un po' dimenticate che hanno partecipato attivamente alla lotta di liberazione, soprattutto svolgendo il compito di staffetta. Vedere i luoghi nei quali é stata scritta la storia o i posti dove sono stati uccisi tanti ragazzi che sognavano un'Italia libera penso sia molto importante e credo che possa aiutare anche ad aprire la mente e far comprendere tante cose; sicuramente é più utile di tante parate con il presidente della repubblica che fa discorsi scontati, proprio in questi anni in cui il nostro governo non é stato votato dal popolo ma é stato imposto dai banchieri e dalla Germania. Ancora una volta la Germania, i tedeschi. Ricordo molti vecchi delle Langhe che appena sentivano parlare in tedesco, anche molti anni dopo la liberazione, avevano ancora il terrore negli occhi. Il fascismo é stato sconfitto, può sembrare noioso ogni anno ripeterlo, ma non dobbiamo dimenticare che continuamente torna, in forme nuove, come un camaleonte cambia aspetto e cerca di entrare nelle menti delle giovani generazioni. Il fascismo di oggi é nello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo dei lavori interinali, del lavoro nero, nei cantieri senza sicurezza, nei ricatti dei contratti a progetto, in chi vuole togliere sempre più diritti a partire dall'articolo 18. Lo troviamo nei posti più impensabili, come nei finti progressisti di sinistra o nei finti sindacalisti che non difendono i diritti dei lavoratori, in quelli che parlano di libertà, tolleranza, amore e poi emarginano chi non ha le loro idee, chi non rientra nei parametri della persona "normale", nel razzismo di chi giudica senza conoscere, in chi sputa sentenze senza sapere nemmeno di che cosa sta parlando, in chi parla con frasi fatte da altri. Il fascista di oggi é chi crede a tutto quello che dice la tv, é chi pensa sia necessario abbassare i toni e fare i sacrifici che ci chiede l'Europa, anzi la Germania. I fascisti di oggi sono tutti quelli che abusano del loro potere, sono i dirigenti delle multinazionali, delle banche; non uccidono più direttamente, ma obbligano al suicidio. Mandano persone a morire in guerra e poi piangono al loro funerale, vendono armi e poi dicono che c'é violenza, uccidono per divertimento o per tradizioni ignoranti tanti animali, vogliono un colpevole da giustiziare ad ogni costo, anche senza prove. Sono quelli che pur di guadagnare, speculano sulla salute delle persone, quelli che continuano a stare al governo anche se non sono stati votati, quelli che ci dicono di stare tranquilli, che tutto é sotto controllo e ci obbligano ad accettare ogni ingiustizia perché se no sarebbe ancora peggio. Ci sono poi quelli che fanno gli inciuci, quelli che usano i soldi dei cittadini per i loro affari personali, gli egoisti che si muovono e fanno qualcosa solo quando sono colpiti in prima persona e poi ancora i ruffiani che accettano sempre tutto con la paura di essere presi di mira (non basta lamentarsi per combattere contro qualcosa) I fascisti di oggi sono quelli che non prendono posizione e assumono la droga legale del potere: la tv. Il fascismo ha altri nomi, ma non é morto, a volte passeggiando nelle Langhe mi sembra di sentire le voci dei ragazzi che qui hanno dato la vita che mi urlano di fare qualcosa. Non possiamo tornare indietro e perdere tutto quello che abbiamo conquistato. Il duce c'é anche oggi, anzi sono tanti e spesso riescono ad essere rassicuranti; sorridono e si mascherano da brave persone. Non siamo liberi, siamo schiavi di tante cose che ci hanno creato apposta per fare guerre fra di noi con lo scopo di dimenticare il vero problema da combattere. Il nostro capo ci ha spiegato come fare per diventare intolleranti, indifferenti e cinici. Ci ha insegnato a fare la guerra per i soldi, lo sport, le religioni, ci ha insegnato ad avere paura di chi é diverso da noi, ci ha spiegato che é meglio mettere a tacere le idee che vanno contro il regime. Il nuovo concetto di democrazia é questo: nascondere la verità per mostrare un mondo perfetto che non esiste. Come dei venditori a cui é stato fatto il lavaggio del cervello, dobbiamo credere che il nostro leader sia il migliore e per lui da bravi soldati dobbiamo eseguire volentieri e con ottimismo qualsiasi ordine. Siamo sudditi di un governo incompetente. Qualcuno, dopo aver letto questo mio pensiero sarà già stufo e pentito di aver impiegato il tempo in questo modo invece di giocare a farmville. Perdonatemi, se potete, ma a costo di sembrare noioso e ripetitivo, continuerò a festeggiare il 25 aprile, me l'hanno chiesto i partigiani delle Langhe! Ancora un pensiero a chi dice che in fondo Mussolini non era poi così male, perché pensava all'Italia, ai giovani, non rubava e quando c'era lui, non esisteva la delinquenza. Ho sentito tante volte questi discorsi e vorrei rispondere che il duce amava così tanto l'Italia che l'ha distrutta e ci sono voluti molti anni per ricostruirla, i giovani dovevano andare in guerra e chi rifiutava veniva ucciso, non é vero che non rubava, perché nel 1935 gli italiani furono "invitati" a donare l'oro, le fedi nuziali per costruire armi e per finire, ricordo che non c'era una delinquenza privata perché c'era solo quella legale di stato.