Dentro me

La saggezza delle vespe

25.10.2018 02:00
Oggi più che mai siamo tutti catalogati, esaminati, controllati, psicanalizzati dai veri padroni che governano il mondo, che non sono i presidenti delle nazioni ma gli uomini a capo delle grandi multinazionali e non per il nostro bene ma solo per il marketing, perché devono venderci le...

Eccellenze traballanti

10.10.2018 03:03
Oggi è stato l'anniversario del disastro del Vajont, sono passati 55 anni, una delle tante tragedie italiane annunciate. Ogni anno, ci sono alluvioni, terremoti, frane, ponti che vengono giù, scuole ed edifici costruiti con materiali scadenti che crollano e ormai non ci facciamo quasi più caso....

Per un 2018 pieno di salute amore e TEMPO

04.01.2018 07:20
Finalmente riesco a sentire il tic tac delle lancette, è notte e tutto sembra scorrere più lentamente... ma non è così, il tempo non è nient'altro che la dimensione con cui si misura il trascorrere degli eventi, è semplicemente fredda matematica e io ho sempre avuto dei grossi problemi con la...

Wild Bus

18.10.2017 01:57
Ciao Marco Mathieu, quando riaprirai gli occhi, vedrai quante persone hanno sentito il bisogno di raccontare un aneddoto vissuto con te o che ti riguarda. Ci vorrà almeno una settimana per leggere tutti i messaggi che i tuoi amici ti hanno mandato in questi mesi. Questa notte il cielo è sereno,...

Il popolo del web

30.06.2017 01:58
Non frequento più molto facebook, un po' di anni fa lo trovavo più interessante, poi sono arrivate le bufale, le notizie incredibili, le pagine acchiappalike, quelli che fanno i post in stampatello che iniziano sempre con le tre croci +++ Appena apro fb e vedo nella home queste cose mi viene subito...

Entrare di sera in una casa vuota

11.02.2017 21:25
Entrare di sera in una casa vuota mi lascia un senso di sconfitta. Rumori ovattati di tv accese arrivano dagli appartamenti vicini, individui che hanno terminato la cena e finalmente si rilassano, orgogliosi di aver interpretato perfettamente il ruolo assegnato loro di persone normali, magari fra...

L'anno in cui il Natale arrivò a luglio

29.12.2016 03:01
Dirò una cosa che a molti sembrerà incredibile: a me George Michael non è mai piaciuto. E' scontato dire che mi spiace per la sua morte prematura. Sto parlando solo del mio punto di vista musicale. Non ho mai dato una particolare importanza alla tecnica musicale o vocale che oggi, soprattutto...

L'ipocrisia delle fiaccolate

01.07.2016 23:53
Ogni giorno si sentono notizie di violenze che sconvolgono piccoli comuni dove si conoscono tutti, posti tranquilli, dove non succede mai niente. Come reazione gli abitanti indignati reagiscono sempre con una fiaccolata. Di più non si può sperare, pensano di sconfiggere i mali con questo teatrino....

Il mendicante

27.12.2015 21:32
Tempo fa ho visto un servizio in un programma televisivo in cui una telecamera nascosta riprendeva un mendicante che chiedeva l'elemosina. Era un finto invalido, infatti quando pensava che nessuno lo stesse guardando, si alzava tranquillamente e incominciava a camminare senza problemi. Alla fine...

Morte di una sconosciuta

17.04.2014 03:57
Venerdì mattina è successa una cosa strana, ero in ufficio e subito dopo aver appreso, da una collega questa notizia, mi sono sentito stringere il cuore, la vista mi si è annebbiata e stavano per venirmi le lacrime, avevo la sensazione di avere un mattone in gola che non andava giù. Mi sono...
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Blog

CITAZIONI

24.03.2012 01:26

 

Per non diventare molto infelici il mezzo più sicuro sta nel non pretendere di essere molto felici.
Arthur Schopenhauer

"POTRANNO RECIDERE TUTTI I FIORI, MA NON POTRANNO FERMARE LA PRIMAVERA"
Pablo Neruda

La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.
Mahatma Gandhi

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori
Fabrizio De Andrè

Io cambio il mondo ogni giorno e il mondo cambia con me ogni volta che non ne accetto i compromessi, ogni volta che non giro lo sguardo, ogni volta che dico quello che penso. Sono un emarginato, lo so, ma un emarginato che non sente solo l’orgoglio di non essere complice della catastrofe ma anche il dolore di non fare parte della società
Paolo Grugni

Rimani, ti parlerò del mio silenzio.
Lo sai é così reale,ma io mi sento ancora invisibile come sempre
quando ti vorrei dire che non sopravvivo.
Cristina Donà


Forse ci siamo sfiorati in alto mare, come imbarcazioni che passano nella notte e non si salutano e non si conoscono. Ti ho aspettato quando credevo nell'inutilità della speranza,quando mendicante ero carico di sogni. Ti ho aspettato pago di una completa sconfitta.Ti ho aspettato quando il sorriso era una smorfia sul mio viso ...e aspetto te e aspetto solo te, senza di te non sono niente.
Andrea Chimenti

Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
C. Bukowski

E’ facilissimo reagire con freddezza alle cose durante il giorno, ma di notte è tutto un altro discorso.
E. Hemingway


Esistono tre tipi di despota. C'è il despota che tiranneggia il corpo. C'è il despota che tiranneggia l'anima. C'è il despota che tiranneggia sia l'anima che il corpo. Il primo viene chiamato re. Il secondo Papa. Il terzo maggioranza.
Oscar Wilde


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare
Martin Niemöller

Disarmato e muto come un pesce resto qui a pensare alla fortuna sfacciata che hanno i pesci in fondo al mare laggiù, nulla da fare niente feste del cazzo niente stronzi alla tv
Giorgio Canali

Gli oggetti son cose che non dovrebbero commuovere, perché non sono vive. Ci se ne serve, li si rimette a posto, si vive in mezzo ad essi: sono utili, niente di più. E a me, mi commuovono, è insopportabile. Ho paura di venire in contatto con essi proprio come se fossero bestie vive.
Jean Paul Sartre

Restar soli,centomila storie e la mia,Sento arrivederci e già penso “addio” Non è così divertente,Sentirsi fuori,Fuori moda, fuori di sé
Sotto scacco degli attacchi di panico Non è così divertente.
Ogni fondo in fondo è una rincorsa per chi ha fiato ancora da buttare
Perturbazione

Il progresso, la più ingegnosa e più crudele tortura dell'umanità.
Charles Baudelaire

cammina da solo,con pensieri che non riesce ad evitare,il futuro è davanti,ma lui si crogiola e affonda nel passato
(Nothingman) Pearl Jam

Sulla porta dell'officina,
d'improvviso si ferma l'operaio,la bella giornata l'ha tirato per la giacca e non appena volta lo sguardo per osservare il sole,tutto rosso tutto tondo,sorridente nel suo cielo di piombo,fa l'occhiolino familiarmente,Dimmi dunque compagno Sole,davvero non ti sembra che sia un pò da coglione regalare una giornata come questa
ad un padrone?
Jacques Prèvert (Tempo Perso)

L'odore della lana, bagnata dalla pioggia,i brividi della gente che non ti guarda,eppure loro non hanno quel freddo che ho e intanto devo andare
(non) sentite che vi chiamo?
(Non) vedete che cammino?
E intanto devo andare
Sottopressione

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Cesare Pavese

La finestra di casa mia,
produce colori, affreschi di solitudine,
la finestra di casa mia,
sorride piangendo,
alle foglie d'autunno, all'odore dei pini,
al sapore del vino, alle piogge improvvise,
alle prime emozioni,
la finestra di casa mia,
rimane aperta,
per vedere oltre la nebbia che spaventa
LA CRUS

Ricordi com'era
Quando il sole riempiva il cielo
Ricordi come ci sentivamo
Quei giorni non dovevano finire mai
Ricordi com'era
Quando le stelle riempirvano il cielo
Ricordi come eravamo abituati a sognare
Quelle notti non dovevano finire mai
Era la dolcezza della tua pelle
Era la speranza di tutto ciò che avremmo voluto essere
Che mi faceva sperare
Cose impossibili
Desiderare cose impossibili
Ma ora il sole splende freddo
E tutto il cielo é grigio
Le stelle sono offuscate da nuvole e lacrime
E tutto ciò che desidero
é sparito
THE CURE (To wish impossible things)

Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse, e amare quelle che opprimono.
Malcolm X


...possono bruciare i nostri corpi, non possono distruggere le nostre idee. Esse rimangono per i giovani del futuro, per i giovani come te. Ricorda, figlio mio, la felicità dei giochi... non tenerla tutta per te... Cerca di comprendere con umiltà il prossimo, aiuta il debole, aiuta quelli che piangono, aiuta il perseguitato, l'oppresso: loro sono i tuoi migliori amici.
(dall'ultima lettera di Nicola Sacco al figlio Dante, 1927)


Non sprecare parole e sorrisi per me
io conosco gia` la fine del libro
non mi serve addolcire il dolore
perche` io ho perso
ho gia` scelto la sconfitta
la vittoria della sconfitta
Quante volte ancora mi mostrerete
che questo posto non e` il mio
in ogni istante, ad ogni occhiata
in ogni pensiero, ad ogni azione
sempre, fino a quando crepero`
davanti a qualche vostro palazzo
in ginocchio, con il corpo distrutto
ma con la mente attiva
perche` l'odio rimane
Quando mi chiedete perche`
mi fate ancora piu` schifo
io odio la vostra ipocrisia
io voglio e non chiedo perche`
conosco gia` la risposta
troppe volte il bello diventa brutto
troppe volte soffro, troppe volte...
Negazione

Le cose più importanti sono le più difficili da dire perché le parole le rimpiccioliscono.
Stephen King

Il ricordo della gioia non è più gioia; il ricordo del dolore è ancora dolore
Lord Byron


Mi rubi il tempo, mi rubi l'energia, non ascolti il lamento, non ascolti il richiamo
Incrini il mio coraggio,vanifichi l'attesa,le sere che ti aspetto, i pomeriggi che aspettano la sera
Mi rubi la mattina,che mi sveglio da solo e non sta bene
Distruggi le mie felicità perchè sono da poco agli occhi tuoi
Qualcuna la riempi la gonfi a dismisura
e io devo lasciarla che stava bene silenziosa e sola
E gli occhi tuoi mi rubano la luce perchè tu possa splendere nei miei
Allora non rimane niente e te ne vai
Consuma spento e lento il mio dolore,consuma me
C.S.I. (Intimisto)

Le uniche cose che ti appartengono davvers sono i tuoi sogni e la libera volontà di vivere la vita nel modo in cui desideri farlo. Tutto il resto lo prendiamo soltanto in prestito.
Sergio Bambarén

Sono solo un sognatore, ma tu sei solo un sogno
(Like a hurricane) Neil Young

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino (Le città invisibili)

La libertà é come l'aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent'anni
Piero Calamandrei

Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo
Goethe

Se il sole si rifiutasse di splendere, io ti amerei comunque. Quando le montagne crolleranno nel mare, io e te ci saremo ancora.
Led Zeppelin

Io non so indurirmi senza camminare, con la mia tenerezza nelle mani. Non c'è sorriso, non ci sono lacrime, se non posso dormire sul tuo cuore.
Io non so indurirmi senza camminare con la malinconia nei miei occhi . Non c'è luna, non c'è oscurità, se non posso lasciare la mia testa nelle tue mani.
Come posso scrivere queste urlanti parole?
Come posso vivere fuori dalla tua mente?
Non posso seguire tranquillamente le mie rotte, se tu non mi ami.
Mari di facce, mari di fiamme, un mare di guai, in mezzo a questo mare scuro.
Cormorani volano, aquile marine urlano, per favore, ditemi, questa notte, di questo mare in tempesta
Ishi (Seas of faces)

Ben venga il caos, perché l’ordine non ha funzionato.
Karl Kraus

Non vado mai a pezzi perché non sono mai tutto intero.
Warhol

Hai detto: "Per altre terre andrò, per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento,
dove il mio cuore come un morto sta sepolto,
ci sarà pure. Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo attorno,
della mia vita consumata qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina".
Non troverai altro luogo non troverai altro mare. La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere. Imbiancherai in queste stesse case.
Sempre farai capo a questa città. Altrove, non sperare, non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto tu l'hai sciupata su tutta la terra.
Costantinos Kavafis

Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell'essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri.
Samuel Johnson

Una volta nel gregge, è inutile che abbai: scodinzola!
Anton Pavlovic Cechov

Gli uccelli nati in gabbia pensano che volare sia una malattia.
Alejandro Jodorowsky

e gli uomini sono codardi, deboli, d'animo ignobile e angusto; docili sempre a sperar bene, perché sempre dediti a variare le opinioni del bene secondo che la necessità governa la loro vita; prontissimi a render l'arme, come dice il Petrarca, alla loro fortuna, prontissimi e risolutissimi a consolarsi di qualunque sventura, ad accettare qualunque compenso in cambio di ciò che loro è negato o di ciò che hanno perduto, ad accomodarsi con qualunque condizione a qualunque sorte più iniqua e più barbara, e quando sieno privati d'ogni cosa desiderabile, vivere di credenze false, così gagliarde e ferme, come se fossero le più vere o le più fondate del mondo.
Giacomo Leopardi

Segavano i rami sui quali erano seduti. E si scambiavano a gran voce le loro esperienze, di come segare più in fretta. E precipitarono con uno schianto. E quelli che li videro, scossero la testa e continuarono a segare.
Bertolt Brecht.

Se tutti avessero sempre rispettato le leggi, saremmo ancora allo Statuto albertino
Primo Moroni

Resta con me stanotte, guarderemo la luna piena brillare, il cielo si sta rompendo, io non voglio restare solo con i miei sogni più oscuri, tienimi stretto a te, il cielo si sta rompendo
David Sylvian

Nelle notti di vento d'autunno calpesterò i momenti ingialliti di foglie d'estate.
Pizzicato dal vento e da gocce di pianto.
Tagore

"Perché scrivi solo cose tristi?" "Perché quando sono felice esco".
Luigi Tenco

Non è certo indice di salute essere ben inseriti in una società profondamente malata.
Krishnamurti


Che malinconia mentre ti guardo,
che pietà, che amarezza !
A noi, in questo sbiadito settembre,
è rimasto soltanto il rame dei salici.
Un'altra bocca mi ha rubato il tuo calore, i palpiti del tuo corpo.
E' come se una pioggia sottile mi nascesse nell'anima, ormai prossima al gelo mortale.
E va bene ! Non ho paura.
Ho fatto una nuova esperienza,
Mi si è rivelata la gioia del nulla,
il freddo, una gialla marcita di foglie.
Proprio non ero nato per sorridere,
per campare in letizia:
così poche le strade percorse,
così tanti gli errori.
E un disaccordo continuo con me stesso, prima di conoscerti, e dopo, per sempre.
Il giardino sembra un cimitero,
come scheletri si alzano le betulle.
E allo stesso modo finiremo anche noi, Ma poichè non spunta un fiore
nel mezzo dell'inverno, inutile è il rimpianto.
S.A. Esenin

A volte mi sento come se fossi destinato a essere sempre dietro le quinte quando arriva una scena madre. Come se Dio mi avesse scelto come vittima di un cosmico tiro mancino, assegnandomi poco più di una comparsata nella mia vita. Altre volte mi sento come se nn avessi altro rôle che quello dello spettatore di storie di altra gente, e per di più fossi condannato a lasciare il mio posto sempre nel momento cruciale, e andare in cucina a farmi una tazza di tè proprio quando arriva la resa dei conti
Jonathan Coe


Canto dei morti invano

Sedete e contrattate
A vostra voglia, vecchie volpi argentate.
Vi mureremo in un palazzo splendido
Con cibo, vino, buoni letti e buon fuoco
Purché trattiate e contrattiate
Le vite dei nostri figli e le vostre.
Che tutta la sapienza del creato
Converga a benedire le vostre menti
E vi guidi nel labirinto.
Ma fuori al freddo vi aspetteremo noi,
L'esercito dei morti invano,
Noi della Marna e di Montecassino,
Di Treblinka, di Dresda e di Hiroshima:
E saranno con noi
I lebbrosi e i tracomatosi,
Gli scomparsi di Buenos Aires,
I morti di Cambogia e i morituri d'Etiopia,
I patteggiati di Praga,
Gli esangui di Calcutta,
Gl'innocenti straziati a Bologna.
Guai a voi se uscirete discordi:
Sarete stretti dal nostro abbraccio.
Siamo invincibili perché siamo i vinti.
Invulnerabili perché già spenti:
Noi ridiamo dei vostri missili.
Sedete e contrattate
Finché la lingua vi si secchi:
Se dureranno il danno e la vergogna
Vi annegheremo nella nostra putredine.
Primo Levi

Finché l'uomo sfrutterà l'uomo, finché l'umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità, né pace
P.P. Pasolini

Per troppo tempo ci sono stati segreti nella mia mente, per troppo tempo ci sono state delle cose che avrei dovuto dire.
Nell'oscurità barcollavo verso la porta, per trovare una ragione,
per trovare il momento, il posto, l'ora giusta, aspettando il sole dell'inverno e la fredda luce del giorno, i fantasmi oscuri delle paure infantili, la pressione sta crescendo e non posso restarne lontano.
Mi getto nel mare, libero l'onda, la lascio riversare sopra di me, per affrontare la paura, una volta credevo nelle lacrime del drago
per te e per me.
Dov'ero? avevo le ali non adatte a volare, dov'ero? avevo lacrime e non potevo piangere. Le mie emozioni congelate in un lago di ghiaccio, non potevo sentirle, prima che il ghiaccio iniziasse a rompersi, non ho più altra forza oltre a questa, sai che sono stanco.
I muri che ho costruito si stanno sbriciolando, l'acqua si sta muovendo, mi sto spegnendo.
Lentamente mi sveglio, lentamente mi alzo...
Bruce Dickinson (Tears of the dragon)


Quante volte t’ho atteso alla stazione
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili, fumando Giuba poi soppresse dal ministro dei tabacchi, il balordo! Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una sottrazione. Scrutavo le carriole dei facchini se mai ci fosse dentro il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo. poi apparivi, ultima. È un ricordo tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita."
Eugenio Montale

Tutto quello che ci faceva paura del comunismo, che avremmo perso le nostre case e i nostri risparmi, che ci avrebbero costretti a lavorare tutto il tempo per un salario scarso e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema è diventato realtà grazie al capitalismo.
Jeff Sparrow

Il tempo non passa mai quando ti accorgi che non puoi, il tempo non passa mai quando ti annoi, il tempo non passa mai quando ti accorgi che hai paura, il tempo non passa mai e intanto vola via
AK47

 

 

 

Fingere felicità con sorriso

18.03.2012 06:22

E' la serata ideale per scrivere, dopo una domenica grigia e soporifera, sono appena le 23 e sono già a letto, sento la pioggia copiosa battere sui tetti e fra qualche ora inizierà una nuova settimana.
Spesso avrei voglia di partire per un lungo viaggio e di mollare le tante situazioni e persone che mi fanno stare male. In giornate come questa, appena apro gli occhi ci sono già problemi, é sempre tardi, il traffico, l'autunno in ogni stagione e tutto quello che succede nel mondo, stragi, catastrofi, gente che sclera, suicidi, viene voglia di non alzarsi da letto per continuare a vivere nella dimensione dei sogni, ma con coraggio ogni giorno affronto la vita con una gran quantità di  imposizioni delle quali farei volentieri a meno. Indosso la maschera che mi va molto stretta e parto. Si, devo sempre indossare un'altra faccia perché non vado bene così come sono, sono obbligato ad essere diverso perché devo piacere il più possibile agli altri, costretto ad adattarmi  alle idee della gente che mi circonda, devo cercare di non dare fastidio, essere produttivo, fingere felicità e allegria e capire come comportarmi per far piacere ad altre persone. Mi rapporto con individui che odio,che non sopporto e non stimo, devo obbedire ai loro ordini. In poche parole, sono una macchina che ha l'obbligo di funzionare bene, con l'unico scopo di servire a quello per cui é stata programmata senza far perdere tempo e senza protestare. Ogni tanto, però, la macchina della sopportazione si rompe, e la voglia di sparire cresce, il disagio si manifesta con tutta la sua potenza.
Il mio sogno é vedere tutte le macchine incepparsi nello stesso momento così  che si possano vedere i loro limiti e difetti. E' l'immagine del malessere diffuso che avanza  perché noi non siamo oggetti bensì macchine viventi e ogni tanto fra gli ingranaggi é possibile trovare ancora qualche traccia di sentimenti, difficili da cancellare.
Cresce la voglia di fuggire da questa finta democrazia, che vieta tutto anche quello che non si può vietare e lo fa in modo subdolo senza farsene accorgere, soprattutto con la tv, una vera e propria droga che impone modelli da seguire che in questo periodo sono belli, vincenti, solari, e così con una sola seduta di tv le persone iniziano a convincersi che chi é depresso, triste, perchè  magari ha dei problemi, è da isolare. Quante volte abbiamo sentito dire "Qui non vogliamo persone depresse, gente triste che influenzi negativamente anche gli altri",  avviene nelle ditte, ma anche nelle compagnie di amici o a scuola e addirittura nei social network. Ricordo quando usavo facebook, le prime volte, ogni tanto scrivevo delle cosiderazioni, credevo di essere libero, mi sbagliavo. Una volta scrissi che mi sentivo straniero anche nella mia nazione, come dicevano anche i Sangue Misto. Questa frase ha dato fastidio ad una mia ex compagna di scuola  che rispose: "Che palle, Corrado ripigliati". Molti non ci avrebbero fatto caso,io si, perché conosco questa persona e so che ci sono molte differenze fra me e lei, nel modo di vedere la vita., però lei come tanti altri, non tollera e ridicolizza mentalità differenti. Prima di tutto c'é una grande differenza economica, lei ha un padre dirigente, si é sposata e sicuramente non con un operaio precario, ha un mucchio di soldi, ha fatto l'università, probabilmente avrà anche, come minimo un figlio, insomma ha realizzato tutto quello che sognano un po' tutti. C'é però una lacuna, molto grande, questa persona non capisce un cazzo di psicologia, sono proprio quelli come lei che, come dicevo prima, vogliono solo essere circondati da persone allegre, chi ha dei problemi  é diverso, é uno sfigato,sono quelli come lei che vorrebbero un mondo a senso unico pieno di gente ottimista, produttiva che non riflette e non ascolta il lamento che arriva da dentro di noi. Ci si sente aggrediti anche solo ad esprimere un pensiero come se desse fastidio, in mezzo a tante frasi fatte, inutili, l'unica importante  che in un certo senso é una richiesta di aiuto,viene ridicolizzata, censurata. Poi mi venite a dire perché sono timido? parlo poco e piano? Ma lasciatemi respirare, non voglio soffocare nella vostra falsità, voglio fuggire!
Un po' di giorni fa ho visto sulla bacheca di facebook di questa mia ex compagna una frase del tipo: "che delusione...nonostante tutto non riusciranno mai a togliermi il sorriso, io non mollo mai" , questo secondo me é un altro esempio di pensiero imposto, ogni tanto togliere quel sorriso idiota che siamo costretti a portare sembre , non sarebbe male e  forse andrebbe anche valutata l'idea di "mollare" per non farci troppo male, fermarsi serve a riflettere, ma non tutti la pensano così e se dici quello che pensi, vieni attaccato! Poi ci stupiamo se persone che sembravano normali, tranquille, improvvisamente impazziscono, con questo modo di pensare arrogante da parte dei vincenti, un individuo che ha qualche problema cerca di nasconde e di tenere tutta l'inquietudine dentro, ma é molto pericoloso. Fingere felicità per un po' non é poi così tanto complicato, chi non l'ha fatto? anch'io ho provato, con pochi risultati, se devo essere sincero, però tutti siamo costretti ad adottare questo comportamento, quando facciamo un colloquio di lavoro, conosciamo una persona e le tante volte in cui siamo con gli altri non esprimiamo mai al 100% quello che abbiamo dentro. Mentre sto scrivendo mi sto rendendo conto che quasi tutti i miei post si potrebbero collegare, perché ho bisogno di parlare del mio disagio e anche se so che a qualcuno darà persino fastidio, continuerò comunque. Con internet, pensavo di essere libero almeno di poter esprimere il mio malessere, non é proprio così, non bastano le libertà che ogni giorno ci tolgono i governanti, ma ora anche quelli che consideriamo "amici" a volte ci condizionano.

 

Argentina

15.03.2012 22:13

Questa é una lettera che avevo scritto ad aprile del 2009, a settembre dello stesso anno Argentina é morta, un giorno dopo il suo compleanno. Il mondo corre veloce, la morte di una persona anziana é una cosa normale, naturale e purtroppo é così. Da quel giorno é morta un po' anche una parte di me, uno dei giorni più brutti della mia vita anche se negli ultimi tempi stava molto male e mentre la osservavo nel letto, le stringevo la mano e le parlavo con la mente. Sentivo che stava resistendo per me e per mia madre perché non voleva farci soffrire però avvertivo anche la sua stanchezza e mentalmente le ho detto che se voleva andarsene io avrei cercato di essere forte e non soffrire troppo e poi un bacio, un saluto e una domanda quasi inutile, quasi a voler sentire una risposta che sapevo non veritiera "Come stai?" e lei con un filo di voce, senza riuscire ad aprire gli occhi, la solita risposta "Bene", diceva sempre così anche se non era vero. Poi un brusco risveglio alle sette di mattina e come un presentimento che poco dopo si é trasformato in realtà.

  • Aprile 2009

A volte di notte non riesco a dormire, il silenzio ed il buio mi portano alla mente ricordi, momenti felici, spensierati di tanti anni fa, la vita poi è cambiata, una persona che sembrava forte, coraggiosa, indipendente può trasformarsi completamente ma, anche se vive nella sua realtà, non riconosce nessuno ed è totalmente confusa, sono felice di poterla ancora sentire, di poterla abbracciare. Sto parlando di mia nonna Argentina, una persona speciale alla quale sono molto legato, nata in un lontano settembre del 1920, in un mondo completamente diverso da quello di oggi, a Neviglie, un piccolissimo paese delle Langhe, in una famiglia contadina, in una borgata “righelli” vicino a Mango nella quale tutti, anche se non erano parenti avevano lo stesso cognome : “Rivetti”. Ho deciso di scriverle una lettera per fare ordine nella sua vita, per farle capire quanto sia stata forte e quanto è stata importante la sua esistenza. Dato che la malattia non le permette di ricordare quasi niente ho deciso di raccontarglielo io….

Cara nonna, la tua vita non è mai stata semplice, già da quando eri piccola in campagna con le tue cinque sorelle, non avevi niente ma c’era la felicità dei tuoi giochi fatti di niente, c’era l’affetto delle persone, anni felici che ancora oggi ricordi benissimo, pensi sempre ai luoghi, alle persone che hanno condiviso con te quel periodo, non ti rendi conto che sono passati più di 80 anni, vivi il passato nel presente.
Ricordi belli ma anche tristi di quando hai dovuto lasciare la famiglia e la scuola, dopo le elementari, subito a lavorare a dodici anni ad Asti e a Fossano, al servizio di famiglie facoltose che ti ospitavano ma, certo non ti potevano permettere di avere una vita spensierata che avresti avuto il diritto di vivere a quell’età e invece ogni giorno alle sei eri già sveglia per iniziare a lavorare come un adulto. La cosa che più mi commuove della tua vita è l’adolescenza vissuta in tempo di guerra, posso provare ad immaginarla ma credo che con tutto l’impegno, io possa riuscire a capire solo una minima parte di come sia stata difficile, però avevi l’amore, Giuseppe, volevi sposarlo ma, la patria è venuta a prenderselo e l’ha mandato in Albania al gelo, il duce aveva deciso di mandare a fare la guerra ragazzi completamente impreparati e soprattutto senza l’abbigliamento adeguato per il freddo, molti non sono tornati, altri si ma, mutilati o feriti, o ancora c'é chi come Giuseppe (tuo marito) con le gambe amputate a causa del congelamento. I sogni frantumati dalla guerra, il dolore per una vita che si prospettava ancora più difficile di quanto si sarebbe potuto pensare ma, tu hai continuato a lottare, hai voluto ugualmente quel matrimonio perché il tuo era amore vero. Sei sempre stata vicino a Giuseppe nelle operazioni, quando soffriva, quando il dolore non gli permetteva di dormire e hai fatto tu la parte dell’uomo, con il passare del tempo hai fatto cose che le donne di quel periodo non potevano fare, sei andata a prendere la patente, facevi i turni alla Ferrero e nel tempo libero andavi a fare le pulizie presso le famiglie, hai sempre e solo lavorato, mai uno svago. In ogni caso c’è sempre stata la serenità, hai sempre cercato di non fare pesare questa situazione, non ti sei mai fatta vedere triste dal nonno, e mai lamentata, soprattutto non hai dovuto fingere di essere felice nel matrimonio come hanno dovuto fare molte donne della tua età. Hai trovato ostacoli anche nella famiglia del nonno che non vedeva bene quest'unione ma voi siete andati avanti e non avete ascoltato nessuno, solo il vostro cuore. Questo é amore, mai insulti, violenze, c’era rispetto, raramente qualche incomprensione ma poi tutto si chiariva. Hai perso due figlie subito dopo il parto e hai cresciuto Anna Maria (mia mamma) e poi sono arrivato io. Fin da piccolo tu ed il nonno mi avete sempre coccolato e poi sono cresciuto con voi perché i miei genitori lavoravano, ricordo i pomeriggi spensierati a Rodello, io andavo a fare un giro in bicicletta, tu ogni tanto mi chiamavi dal balcone e poi qualche volta prendevamo insieme il pullman, andavamo ad Alba ai giardini, un giro alla Standa e poi ad aspettare la mamma all’uscita del lavoro, oppure altre volte verso le 18 partivamo da Rodello a piedi e andavamo incontro a tua figlia che usciva da lavorare, quando la trovavamo, salivamo in macchina e rientravamo a casa. Nel 1987, a marzo un brutto giorno il nonno si è sentito male, siamo andati di corsa all’ospedale, era un infarto ma apparentemente non grave, i medici decisero di tenerlo qualche giorno in osservazione; ho ancora il ricordo dell’ultima volta in cui l' ho visto, sono passati più di venti anni ma sembra ieri, tu eri vicino a lui, non lo lasciavi mai, rideva scherzava mi ha salutato e io sono andato a dormire tranquillo, il giorno dopo ho scoperto che era morto dopo un' ora da quando l’avevo visto a causa di un improvviso attacco di cuore. Ricordo poi momenti brutti, soprattutto la tua sofferenza, il dolore che ti ha portato dopo appena un anno alla stessa situazione. Un infarto anche per te, qualche giorno in osservazione ma le cose non miglioravano, sono passate settimane ma poi sei guarita, ricordo la gioia, se ci ripenso mi vengono le lacrime agli occhi, per non farti fare sforzi mio papà ti ha portato in braccio su per le scale e poi c’ero io che ti sgridavo sempre se facevi cose faticose e mi preoccupavo quando stavi male. Dopo otto anni ti sei rotta il femore, anche in quel caso le preoccupazioni sono state molte, per operarti hanno dovuto farti l’anestesia totale e alla tua età, con quello che avevi passato era piuttosto rischioso, ricordo l’attesa quando eri in sala operatoria, la signora che è passata prima di te non ce l’ha fatta e poi sei arrivata tu , era andato tutto bene, ho ringraziato Dio. Poi c’è stata la riabilitazione, hai superato anche questo.
Dopo un po’ di anni ogni tanto iniziavi a confonderti, non ricordavi bene le cose, pian piano la situazione è peggiorata sempre più ma era evidente che si trattava di alzheimer, c’erano momenti nei quali volevi scappare, piangevi disperata perché non trovavi più tua figlia, avevi le allucinazioni, ora é da tre anni che sei a letto, ti sei rotta anche l’altro femore e i medici hanno sconsigliato di operarti. Ti guardo penso a tutto l’amore che mi hai dato che é come quello che ho io pe te, mi hai sempre aiutato, sei sempre stata accanto a me nei momenti difficili, eri un punto di riferimento.Ti scrivo questa lettera perché tutte le cose che ti ho raccontato non te le ricordi più ma, sei tu quella donna forte che ha superato tutte le difficoltà e ora io soffro quando vedo che piangi, che stai male, quando non riesci a dormire e sei agitata, mi fai tenerezza quando canti, quando mi sorridi e mi fai una carezza, ti voglio tanto bene e darei tutto per farti guarire, ma non so cosa fare, tua figlia che tu chiami mamma é sempre con te ma a volte non basta, di questo passo rischia di ammalarsi anche lei e non c’è aiuto da parte delle istituzioni per chi ha in casa un malato di Alzheimer. Ti chiedo scusa se ogni tanto perdo la pazienza, lo stress è grande, vorrei essere un mago e farti guarire, farti tornare come prima.Vorrei avere la macchina del tempo e rivivere i momenti belli, a volte mi sento solo come questa sera, prende il sopravvento lo sconforto, sembra tutto irraggiungibile, sembra inutile lottare, però resisto anche se so che nulla sarà come prima, non c’è una cura per l’alzheimer. Avresti meritato una vecchiaia lunga e serena dopo tutto quello che hai passato, ma non è andata così.

 

  • 2012

Ogni tanto mi viente ancora l'istinto di venire a vedere nella stanza come stai se stai dormento ma, non ci sei più, quando ti sogno il ritorno alla realtà é molto duro. Chissà adesso dove sei, i primi giorni dopo la tua morte ho avvertito molto forte la tua presenza poi qualcosa é cambiato un po', chissà cosa succede quando si ferma il cuore, non riusciremo mai a dare una risposta ma l'unica cose certa é che capiterà a tutti, quelli che hanno molta fede riescono a vivere serenamente questo momento, chi ha dubbi un po' meno. Una parte di te é rimasta con me e una parte di me é venuta via con te.
 

Addio vecchio amico

06.11.2010 02:02

Oggi é un brutto giorno, il mio cagnolino Yoghi ha smesso di vivere, non riesco ancora a crederci, mi sembra impossibile, proprio lui che era così forte ed importante per tutti,era una colonna della famiglia. Mi mancherà tanto,si é portato via un pezzo di me,la gioia e l'entusiasmo che avevo quando é arrivato nel 1997,la felicità di avere per la prima volta un cagnolino, un fratello per Nuvola, anche lei appena arrivata nel'96.Tante persone, animali, cose di quel periodo non ci sono più.Vorrei tornare indietro, rivivere tanti momenti e invece mi ritrovo sempre a pensare al passato con nostalgia quando il tempo ormai é andato.Se penso e parlo di Yoghi mi viene in mente soprattutto la sua allegria, la sua voglia di giocare che non ha mai perso quasi fino alla fine. Mi ricordo le passeggiate,le sue scoperte, la sua curiosità, la sua dolcezza quando voleva farsi coccolare;leggevo la felicità nei suoi occhi quando poteva fare un giro in macchina,metteva la testa fuori dal finestrino e respirava l'aria come un motociclista! Mi mancherà la sua compagnia, la sua allegria capace di strappare un sorriso anche nei momenti più difficili.Un vecchio saggio che ha fatto da papà a tanti gatti e anche agli altri cagnolini arrivati nel corso degli ultimi anni.Attento a proteggere dai malintenzionati i cuccioli, il riccio, la lepre o gli uccellini feriti che cadevano nel giardino o chiunque non stesse bene,un ottimo guardiano fedele ed ubbidiente, un grande amico che mi ha sempre amato non mi ha mai abbandonato e mai giudicato. Aspetto ancora di vederlo arrivare all'improvviso, vorrei ancora poterlo accarezzare ma non sarà più così,non mi verrà più a fare le feste quando ritorno a casa.E'stato bruttissimo vederlo soffrire anche se solo per una sera, ma sentirlo respirare affannosamente e verderlo cadere per la perdita di equilibrio, vedere la sua espressione triste mi ha fatto male. E' brutto essere impotenti davanti alla sofferenza e dopo tutto quello che mi ha dato,da parte mia, penso a quello che avrei ancora voluto dargli io.Non dobbiamo mai dimenticare tutto ciò che ci regalano i cagnolini e in cambio vogliono solo un po' di affetto, i cani sono magici,riescono a fare  quello che neanche gli antidepressivi o i tranquillanti possono risolvere e anche se abbiamo tanti problemi e non abbiamo mai il tempo di fermarci,quando siamo con loro torniamo tutti un po' bambini.

Yoghi ha sempre amato tantissimo l'acqua,per questo avrei voluto portarlo al mare e farlo nuotare ma non ci sono mai riuscito e questo mi spiace veramente tanto.Quando doveva fare il bagno per lui era una festa,guardava con invidia gli altri cani che lo facevano e quando arrivava il suo turno si lasciava fare tutto,rimaneva immobile e si faceva grattare.Neanche l'uomo più ricco e fortunato del mondo era più contento di lui in quei momenti.Basta veramente poco a rendere felici i nostri amici a 4 zampe e pensare che spesso non troviamo neanche un po'di tempo da dedicare loro.Vogliono solo stare con noi,hanno il terrore della solitudine,quello é il loro problema più grande.

La vita andrà avanti anche senza di lui,inizierà presto una nuova settimana,di nuovo al lavoro,con sempre meno tempo per fermarsi a riflettere sulle tante cose belle che non torneranno più,su quello che ogni giorno perdo;costruirò la solita barriera per nascondere i sentimenti,indosserò la solita maschera di normalità, dirò a tutti che va bene, accetterò tante cose che non condivido,dirò cose in cui non credo, farò sforzi che nessuno capirà e per i quali nessuno mi farà i complimenti,insomma tutto sarà e tornerà tristemente normale come tutti vogliono ma questa sera sono immobile,non riesco a fare niente, forse solo in queste occasioni riesco a dare spazio e a sentire quello che ho dentro e non sono in grado di fare passare questa malinconia e questo nodo in gola.Tutto ha una fine ma ogni volta che la morte porta via qualcuno a me caro,oltre al dolore si presenta sempre anche la confusione. Non riesco ad accettare il fatto di non poterlo vedere più, di non sentirlo più e mi chiedo chissà cosa succederà dopo? Mi piace pensare che le persone o gli animali che non ci sono più siano sempre con  me anche se non li vedo e mi proteggano, ma non sempre riesco a crederci e quando non ci credo, mi chiedo qual é lo scopo della vita e siccome non sono in grado di rispondere provo solo una grande solitudine mentre avrei bisogno di un aiuto. Provo un disagio che non riesco a descrivere con le parole,vorrei solo addormentarmi ma il sonno non arriva, anche se la notte scorsa non ho praticamente dormito per niente. L'ambiente che mi circonda non mi viene in aiuto, questa é solo una tipica grigia giornata autunnale,solo nebbia,umidità,fango e foglie morte,solo la vita di un essere caro che se ne va,é tutto normale,é tutto spiegabile,solo il mio dolore,solo un sentimento. Vorrei che Yoghi fosse qui per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me e potergli fare capire quanto gli voglio bene.

 

Scene da un matrimonio

31.03.2009 03:04

E’ arrivata la primavera, ogni anno a partire da questo periodo, fino all’estate, ci sono sempre persone che conosco o parenti che si sposano. Io, purtroppo ho un carattere un po’ brutto, se una cosa non mi interessa, non riesco a nascondere la mia indifferenza e ogni volta quando i futuri sposi sono intenti a programmare “il giorno più bello della loro vita”, per buona educazione fingono di chiedermi consigli su come potrebbero preparare la cerimonia, il pranzo, i vestiti, la bomboniera, vogliono sapere il mio parere su chi invitare e chi no,ma io mi chiedo…ma per chi mi avete preso? Non sono mica Davide Mengacci dei tempi di scene da un matrimonio. Mentre mi fanno queste domande io penso già a quale scusa posso trovare per non partecipare!  Non è per non fare il regalo, (anche se poi ogni volta ci sono critiche del tipo “poteva fare di più”) non è una questione economica, il regalo è l’ultimo dei problemi, quello che mi chiedo è ma perché devo avere ogni anno questa condanna? Per spiegare bene come mai ho questa repulsione nei confronti dei matrimoni, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo negli squallidi anni '80, quando avevo meno di 10 anni e quasi ogni domenica dovevo andare al matrimonio di un parente per me sconosciuto e passare una giornata orribile in un posto in cui c’era solo una cugina della mia età che a differenza di me era perfetta, era brava, andava bene a scuola era un esempio da ammirare e seguire. La prima fase della giornata era caratterizzata dai preparativi, la vestizione, e l’arrivo all’abitazione degli sposi…forse il momento peggiore della giornata insieme alla partenza perché per trenta minuti circa all’arrivo e altri trenta prima della partenza si svolgevano i saluti caratterizzati da una serie che pareva infinita di baci a destra e sinistra a parenti, pseudo parenti, amici dei parenti mai visti, quasi tutti perfetti sconosciuti che ti accoglievano come il migliore amico di sempre, ancora trenta minuti per rispondere a domande standard inutili sempre uguali e cioè prima di tutto? “Ma sei Corrado? Quanto sei cresciuto non ti riconoscevo più, quanti anni hai? Che classe fai? Ti piace andare a scuola? Hai la morosetta?” … poi si andava in Chiesa e questo era il momento più bello perché potevo stare tranquillo da solo senza domande, senza far finta di divertirmi. Poi, un'altra fase molto pesante…il pranzo. Una mega sala con tavolate lunghissime, io finivo sempre vicino a qualche rompiballe. Dopo un’ estenuante attesa, si cominciava con gli antipasti che odio, li eliminerei ancora adesso dai pranzi e invece già allora non finivano mai, 6-7…e il mio vicino iniziava a chiedere giustificazioni, “Corrado come mai non mangi? Non ti piace? Non sei di molte parole” Poi finalmente arrivava il primo e si cominciava con i soliti riti, le posate contro le bottiglie, "bacio, bacio", il taglio della cravatta,  l’alcool iniziava a fare effetto nei commensali, il tono delle voci era sempre più alto, la mia testa iniziava a fare male. Ricordo anche una volta qualcuno che aveva invitato un’orchestra liscio e tutti avevano iniziato a ballare, una vera tortura. Gli sposi ogni tanto durante il pranzo facevano dei blitz a sorpresa per vedere se andava tutto bene, se ci stavamo divertendo, quante volte avrei voluto dire la verità, che non me ne fregava niente di loro, del loro matrimonio, del pranzo e di tutto ma non l’ho mai fatto.
C’era sempre qualcuno che filmava tutto, temibilissimo perché significava un invito sicuro per il futuro a vedere pallosissime diapositive o un soporifero video-tape pastoso in vhs. Non riesco a credere che voi pensiate veramente che a qualcuno freghi qualcosa delle vostre foto del giorno delle nozze! Non avete fatto niente di speciale!
Questi matrimoni spesso non hanno avuto un lieto fine e sono terminati presto come finiscono nel 90% dei casi, all’inizio sembra tutto bello ma poi, dopo un po’ diventa difficile sopportare i difetti del compagno o della compagna ogni giorno. Lui inizia a bere, trascura la famiglia, magari trova
 l' amante, pensa solo più al calcio, lei ha altri interessi, pensa all’apparenza, trova l'amante anche lei e si va avanti così fino al divorzio, dopo aver speso un capitale per il matrimonio per il viaggio di nozze. Conosco una signora, già divorziata da anni che paga ancora il mutuo per "il giorno più bello della sua vita" e dopo di conseguenza ci saranno le spese degli avvocati, una vita passata a pagare. Se ci sono poi i figli saranno infelici e usati come arma di ricatto e questa sarebbe la vita normale che le persone dovrebbero fare. Se c’è l’amore non penso che sia il caso di mettere in scena tutta questa farsa, soprattutto non vedo perché ci debba essere questa necessità di coinvolgere parenti o amici ai quali non interessa. Vi prego quest’anno non invitatemi, vi faccio tanti auguri spero che viviate felici e contenti, rispetto le vostre scelte e voi cercate di capire il mio difficile carattere!
 

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